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                                                     scie chimiche

   

 

Perché tutta questa preoccupazione per le scie chimiche? 
Il fatto che possano contenere sostanze chimiche nocive è senza dubbio un buon motivo.
 
Ricercatori, scienziati e singoli cittadini hanno effettuato delle analisi chimiche del terreno, polveri e acqua nelle zone sottostanti spazi aerei irrorati con le scie chimiche. Le analisi più accreditate a livello mondiale accertano la presenza e l’alta concentrazione di sostanze chimiche qualisali di bario, ossido di alluminio, calcio, potassio, magnesio, torio, quarzo.
 
Le prime analisi sono state effettuate nel 1998 in Canada. Gli abitanti di Espanola cominciarono ad accusare problemi di salute come: letargia, forti dolori alle giunture, perdita di memoria a breve termine, disturbi alle vie respiratorie, sintomi da depressione o simili a quelli influenzali. Dalle analisi chimiche di campioni di acqua e neve risultò una quantità di particolato di alluminio 20 volte superiore al limite indicato per l’acqua potabile. In seguito ad analisi effettuate ad Edmonton, risultò che la conduttività del campione di terra analizzato era 7 volte superiore alla norma e questo a causa della percentuale altissima di bario e alluminio.
 
Fra le sostanze rinvenute in diverse zone saturate dalle scie, si riscontrano oltre ad alluminio e bario anche titanio, bromuro e batteri che normalmente vivono negli alti strati dell'atmosfera e che inglobati da questi aerosol chimici sono trasportati a terra, con inimmaginabili conseguenze sulla salute dell'uomo.
 
I primi a risentirne gli effetti sono gli anziani, i giovani e le persone indebolite da malattia o in cattive condizioni fisiche. I sintomi più ricorrenti riportati dagli abitanti in zone largamente irrorate: tosse secca persistente, malessere respiratorio e intestinale, polmonite, affaticamento, letargia, capogiro, disorientamento, forte emicrania, dolori muscolari e alle giunture, epistassi, diarrea, feci sanguinolente, depressione, ansietà, incontinenza e tic nervosi.
 
Le conseguenze sulla salute umana possono raggiungere livelli drammatici: aumento vertiginoso di tumori e leucemie di vario tipo, incremento del numero e della gravità di affezioni all'apparato respiratorio specialmente sui bambini, infiammazioni ai muscoli e alle giunzioni muscolari, contaminazione da funghi e batteri sconosciuti, inquinamento ambientale balzato alle stelle. Tutte concause che negli ultimi anni hanno provocato la morte di milioni di persone in tutto il mondo. Altri elementi quali torio radioattivo, carbone, fibre sintetiche, sangue essiccato, virus e batteri sintetizzati in laboratorio, tutti sotto forma di nanoparticelle, possono venire ingeriti e assimilati dal nostro organismo, non predisposto a filtrare materiali di così piccole proporzioni.
PERCIO' E' FONDAMENTALE PRSERVARE IL NOSTRO CORPO DA QUESTI VELENE ALTAMENTE TOSSICI, CON LA ZEOLITE AD AZIONE CHELANTE.

 

 

Polveri fini (Particulate Matter)

 

Vengono definite PM10 le particelle di polvere con un diametro aerodinamico inferiore a 10 micrometri mentre con PM2,5 si identificano le particelle con diametro inferiore a 2,5 micrometri. La polvere è una miscela fisico-chimica complessa, composta sia da componenti primarie, emesse direttamente dalla fonte, sia da componenti secondarie formatesi successivamente. Le fonti possono essere di origine naturale o antropica (ad es. fuliggine, processi di combustione, fonti naturali ed altro). La sua composizione risulta pertanto molto varia (metalli pesanti, solfati, nitrati, ammonio, carbonio organico, idrocarburi aromatici policiclici, diossine/furani).



 

Particolare attenzione viene posta sulle polveri più sottili PM10 e PM2,5 poichè per la loro natura sono particolarmente inalabili ed in grado di penetrare in profondità nell'apparato respiratorio; possono inoltre rimanere sospese nell'aria per parecchi giorni ed essere quindi trasportate dal vento anche a grandi distanze.

Effetti causati dalle polveri 
Per valutare gli effetti sulla salute è, quindi, molto importante la determinazione delle dimensioni e della composizione chimica del particolato atmosferico.
La dimensione media delle particelle determina il grado di penetrazione nell'apparato respiratorio e la conseguente pericolosità per la salute umana. Il monitoraggio ambientale del particolato con diametro inferiore a 10 µm (PM10) può essere considerato un indice della concentrazione di particelle in grado di penetrare nel torace (frazione inalabile). A sua volta il PM2,5 (con diametro inferiore a 2.5 µm) rappresenta la frazione in grado di raggiungere la parte più profonda dei polmoni (frazione respirabile).

Le caratteristiche chimiche influenzano, invece, la capacità di reagire con altre sostanze inquinanti (quali ad esempio IPA, metalli pesanti, SO2). Le polveri PM10 che si depositano nel tratto superiore o extratoracico (cavità nasali, faringe, laringe) possono causare effetti irritativi locali quali secchezza e infiammazione. Le polveri PM2,5 che riescono a raggiungere la parte più profonda del polmone (bronchi e bronchioli) possono causare un aggravamento delle malattie respiratorie croniche (asma, bronchite ed enfisema).

L’esposizione alle polveri sottili può determinare diversi effetti sulla salute. Numerosi studi hanno evidenziato la correlazione tra concentrazioni elevate di polveri sottili e l’aumento del numero dei ricoveri ospedalieri e delle richieste di intervento di pronto soccorso ed anche dei decessi per patologie cardiache o respiratorie. È stato verificato che sia l’esposizione a lungo termine alle polveri sottili che quella sul breve periodo possono determinare effetti indesiderati sulla salute dell’uomo.



 

L’esposizione a lungo termine, come quella subita da chi vive da molti anni in aree ad alta concentrazione di polveri, è stata associata ad effetti quali la riduzione delle funzioni respiratorie, lo sviluppo di bronchiti croniche ed anche la morte prematura.

L’esposizione a breve termine (da alcune ore ad alcuni giorni) può aggravare disturbi polmonari preesistenti, causare attacchi di asma e acutizzare bronchiti ed inoltre si riscontra un aumento della predisposizione alle infezioni respiratorie. Nei soggetti cardiopatici, l’esposizione a breve termine alle polveri sottili può determinare aritmia o infarto.

Anche le persone sane possono avvertire temporaneamente sintomi quali irritazione degli occhi, del naso e della gola, tosse, catarro, pesantezza toracica, respiro breve.

 

 

Chi è più sensibile alle polveri sottili? 

• Chi è affetto da malattie cardiovascolari, è considerato un soggetto ad alto rischio specialmente durante lo svolgimento di attività fisica L'esercizio fisico, inoltre, può aggravare i sintomi in quanto l'aumento del ritmo e della profondità della respirazione determina una maggiore inalazione di polveri sottili. Possono presentare sintomi quali insufficienza respiratoria, tosse ed un insolita sensazione di affaticamento. In presenza di questi sintomi è consigliabile ridurre l’esposizione alle polveri e contattare un medico.

• Chi è affetto da asma o bronchite cronica ostruttiva è estremamente a rischio in quanto le polveri fini possono determinare un peggioramento di tali patologie.

• Gli anziani rappresentano un gruppo sensibile in quanto possono presentare patologie cardiovascolari o polmonari e diabete non diagnosticati. Quanto sopra viene confermato da numerosi studi epidemiologici dai quali risulta che l’aumentare delle concentrazioni di PM10 determina un aumento dei ricoveri ospedalieri.

• I bambini sono un gruppo ad alto rischio in quanto il loro apparato respiratorio è in fase di sviluppo e sono spesso impegnati in intensa attività fisica all’aperto.



 

Le scie chimiche contengono metalli pesanti che vengono irrorati sopra le nostre teste finendo nell’ara, acqua e cibo. La dottoressa Ilya Sandra Perlingieri nel suo articolo dal titolo ”Chemtrails: The Consequences of Toxic Metals and Chemical Aerosols on Human Health”, pubblicato nel sito http://www.globalresearch.ca, spiega gli impatti sulla salute umana derivanti delle sostanze tossiche delle scie chimiche rilasciate nell’atmosfera da aerei clandestini. “(…)

Il nostro sistema immunitario è già sotto un assedio quotidiano, e questo ha portato a milioni (forse miliardi) di persone che hanno non una, ma spesso molteplici malattie. La pelle, il più grande organo del nostro corpo, è una membrana permeabile. Ciò significa che le tossine invisibili dell’aria, incluso le scie chimiche e altre sostanze chimiche altamente dannose, vanno dritte nella nostra pelle.

L’acqua piovana avvelenata (o la neve che tocca la nostra pelle) fa la stessa cosa. Quando l’aria che respiriamo è piena di un assortimento di tossine pericolose, con ogni nostro respiro, questi veleni assaltano il nostro sistema immunitario. Questi veleni interessano anche il nostro cervello e, quindi, la nostra funzione cognitiva. L’alluminio è un elemento importante di questi aerosol (cosi vengono anche chiamate le scie chimiche ndr) . Sebbene sia il metallo più abbondante del nostro pianeta, il nostro corpo non ha necessità biologica di esso. Pesticide Action Network North America [PANNA] lo elenca come “tossico per gli esseri umani, incluso la cancerogenicità, la neurotossicità e la tossicità acuta.”(www.pesticideinfo.org)

La cosa peggiore di questi inquinanti é che, penetrando nel sistema cardiocircolatorio e linfatico, raggiungono i nostri organi ed i nostri tessuti depositandosi in essi ed accumulandosi.

Molti studi hanno confermato una correlazione tra il metallo alluminio e l'incidenza di malattie neurodegenerative come l'Alzehimer ed il Parkinson.

Una buona decisione quindi può essere quella di, per amor del precauzionismo, evitare l'uso di caffettiere e pentole in alluminio (optando per il più sicuro inox), evitare l'uso di contenitori di alluminio soprattutto per alimenti caldi, evitare l'uso di fogli di alluminio, evitare l'uso di deodoranti, dentifrici e saponi che lo contengono (quasi tutti).

 

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